Con
il patrocinio della
LIPU
– BirdLife Italia
Serena de Gier
Con
le ali
mostra
personale a cura di Camilla Mineo
“Anche
noi viviamo in balia di temporali, bufere e marosi, il nostro
equilibrio dipende dal saper sfruttare le correnti d'aria, dal moto
delle nostre ali e dalla cura che ne abbiamo;
perché da
quanto sapremo tenere ben pulite le penne delle nostre ali, dipenderà
la resistenza che queste saranno in grado di offrire alle tempeste,
ai colpi di vento”. (Serena
de Gier)
In
volo, con le ali spiegate, alla ricerca di cibo, leggeri, magicamente
liberi nell’immensità del cielo. Eleganti, aggraziati, buffi: sono
gli uccelli ritratti con grande cura e intensità da Serena de Gier,
protagonisti assoluti della nuova mostra che presentiamo allo Spazio
Audiomedica di via Repubblica a Parma fino al 12 dicembre. Serena,
attrice scenografa oltre che pittrice e illustratrice, con la sua
arte ci svela i segreti degli uccelli che ha imparato a conoscere
dopo anni di studi e approfondimenti sulla loro vita, sulle loro
abitudini, osservandoli il più possibile dal vivo con attenzione e
passione. Un amore che è nato casualmente, in Francia, dopo aver
visto il documentario “Il popolo migratore” di Jacques Perrin
dedicato alla migrazione degli uccelli, da qui la folgorazione per la
bellezza e la poetica vita degli esseri alati, in particolare per le
Sule Bassane. Creature incredibili, agli occhi di Serena, molto
affascinanti: pelecaniformi
simili nella corporatura a grossi gabbiani
che nuotano e volano con la stessa destrezza, una vita divisa fra
cielo e terra in libertà ma con una loro routine e con dei doveri,
dei ruoli specifici, continuamente in viaggio, stagione dopo
stagione, anno dopo anno, con lo stesso percorso da seguire. Quello
che ha colpito Serena è che allo slancio vitale, alla curiosità,
alla scoperta continua delle Sule si contrappone una salda
organizzazione, fondamentale per la sopravvivenza. Con taglio
fotografico e inquadrature avvincenti, l'artista narra piccole grandi
storie emozionanti che ci coinvolgono, istantanee di vita universali:
gli uccelli sembrano quasi un pretesto per parlare di lei, di tutti
noi, delle nostre paure, delle nostre esperienze e del nostro ruolo
nel mondo.
Emerge
dalle tele un racconto intimo, molto personale in cui percepiamo lo
stupore e la meraviglia provata dalla pittrice davanti allo
spettacolo della natura. Padrona dei mezzi della pittura, Serena
riesce a immortalare con grande sensibilità momenti d’infinita
bellezza che spesso troppo distratti non riusciamo a cogliere:
Pettirossi immersi in un’esplosione di fiori, Albatros protagonisti
di un’armonica danza, gabbiani fieri e curiosi che ci scrutano, e
poi ancora Cinciallegre, Scriccioli, Cicogne, Aironi ritratti fra le
fronde degli alberi, sospesi nel cielo, illuminati dal sole caldo. La
magia di questi uccelli sospesi in un paesaggio ridotto al minimo,
appena abbozzato che fa da sfondo, sta nella loro forza comunicativa,
nelle suggestioni che sanno evocare, là dove la Natura è perfezione
e la sfida dell'arte sta nel cercare di esaltare questa perfezione
fino ad immortalarla. Alla base dei lavori di Serena il desiderio di
condividere e di far conoscere questo mondo fantastico al quale
dobbiamo assoluto rispetto: portatori di grandi valori, gli uccelli
ritratti in questi quadri toccano il nostro spirito, grazie a loro
assaporiamo la perfezione assoluta della natura.
Assieme
ai dipinti la pittrice ha portato avanti una ricerca sulle poesie in
cui compaiono gli uccelli e il tema del volo, un'indagine
appassionante e appassionata: “Poeti,
musicisti, fanno degli uccelli metafora dell'amore, di mani
carezzevoli, di musiche divine, della speranza, persino della ricerca
stessa della divinità e della perfezione” afferma
Serena. Pensieri, parole, canzoni, attentamente scelte uscite dalla
penna di Emily Brontë, John Keats, Emily Dickinson, Antonio Machado,
Cesare Pavese, solo per citarne alcuni, saranno presenti la sera
dell'inaugurazione contenute in un cesto a disposizione dei
visitatori, un piccolo dono in ricordo dell'incontro con queste
magiche creature che vivono nelle tele di Serena de Gier.
Biografia
Nata
a Parma nel 1979, Serena
de Gier
ha frequentato la sezione di scenotecnica all’Istituto d’Arte P.
Toschi di Parma, dove ha avuto come insegnante il pittore Renzo
Dall’Asta.
Dal
1999 al 2007 ha lavorato per il Teatro delle Briciole - Teatro
Stabile di Innovazione come scenografa, attrice e tecnico, in
particolare per gli spettacoli del regista Maurizio Bercini.
Ha
collaborato con varie produzioni teatrali di compagnie italiane e
francesi, come il Theatre Jeune Public di Strasburgo.
Ha
partecipato alla fondazione dell’Associazione Cà Luogo d’Arte
che ha già realizzato numerose produzioni teatrali molto apprezzate
in Italia e Francia.
Ha
inoltre firmato il suo primo film come scenografa per la parigina
Fidelio Production ed ha collaborato come arredatrice per un
cortometraggio per la regia di Lucrezia Le Moli, prodotto da Rai
Cinema.
Ha
collaborato come illustratrice per la rivista Slow Food.
Dal
2005 trasferitasi a Cuneo, si dedica interamente alla sua attività
di pittrice, anche su commissione.
Serena
de Gier
Con
le ali
mostra
personale a cura di Camilla Mineo
SPAZIO
AUDIOMEDICA, Via Repubblica 49, Parma (ingresso da b.go Collegio
M.Luigia)
Inaugurazione
venerdì 15 novembre 2013, ore 19.30
dal
15 novembre al 12 dicembre 2013
dal
lunedì al venerdì, ore 9-12.30/15-19; sabato, ore 9-12.30
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